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Bambini che non mangiano le verdure: consigli pratici

Inutile girarci intorno: tra i cibi che i bambini tendono a scartare più spesso troviamo le verdure. 

Per tanti genitori far mangiare le verdure ai loro bambini è forse LA sfida alimentare più grande: trovarsi di fronte a un’avversione così forte verso una categoria di alimenti che notoriamente “fa bene alla salute” può generare preoccupazione e ansia per il benessere del bambino.

D’altra parte, il rifiuto categorico dei piccoli porta a una difficoltà da parte dei genitori nel proporla, soprattutto quando sono un po’ più grandicelli.

Non ci sono strategie che funzionino in assoluto, perché il compito dei genitori non è quello di convincerli a mangiare, ma come professionisti possiamo accompagnarli per fare in modo che questa avversione non sia motivo di scontri e si trasformi il più possibile comunque in un’alimentazione di salute.

Rassicuriamo i genitori

Partiamo spiegando ai genitori che i bambini (come del resto TUTTI gli esseri umani) hanno una PREFERENZA INNATA verso il sapore DOLCE ed un RIFIUTO INNATO per l’AMARO. SIAMO NATI COSI’ per due motivi:

  • Le cose amare possono essere velenose, quindi l’istinto di sopravvivenza ce ne fa stare alla larga
  • I cibi con sapore amaro hanno poche calorie perché sono prettamente vegetali, al contrario i bambini in crescita hanno bisogno di calorie e sostanza.

Rassicuriamoli dicendo che ai bambini NON SERVONO grandi quantità di fibra (e quindi di verdure) soprattutto durante lo svezzamento, ma che È IMPORTANTE proporre anche questi alimenti per fare in modo che IMPARINO A MANGIARLI.

Ne risulta che molti bambini apprezzino meno le verdure, ma … i gusti cambiano con il tempo: invitiamo i genitori a NON DEMORDERE e NON SCORAGGIARSI.

Cosa fare e non fare

Il compito dei genitori è quello di guidare i loro bambini a tollerare gradualmente anche i sapori che non amano particolarmente. Devono accompagnarli nella scoperta.

Può essere utile comunicare ai genitori che servono “XX” esposizioni a un cibo, prima che questo venga accettato dal bambino. Questo punto di vista può aiutarli a mettere in prospettiva tutti i rifiuti, gli assaggi, i passi avanti e indietro del percorso.

Se ci troviamo di fronte a situazioni in cui il bambino viene forzato all’assaggio o si usa il cibo come ricatto (“non vai a giocare finché non finisci le verdure”) è bene spiegare con gentilezza perché questi metodi si rivelano sempre controproducenti.

Come proporre le verdure ai bambini

Possiamo aiutare i genitori a promuovere la varietà attraverso dei semplici consigli:

  • Visto che il gusto dolce è meglio tollerato, cominciare dalle verdure più dolci: zucchine, carote, zucca, barbabietola, finocchi…
  • Per lo stesso principio, si può addolcire un po’ il sapore della verdura più amara (magari con uvetta o ricotta, …);
  • Preferire verdure tenere, oppure croccanti o crude: lasciamo le verdure lesse o al vapore per il futuro!
  • Evitare quelle che fanno la palla come erbette o spinaci, che sono più difficili da tenere in bocca
  • Utilizzare la verdura come ingrediente, anche se poi verrà comunque proposto un contorno! Via libera a pesti per condire pasta e cereali, creme e salse in cui intingere stick di verdura o di pane, hummus colorato con barbabietola, zucca o spinaci, frittatine con le verdure, etc etc
  • Offrire piatti semplici: i bambini amano poco i ‘’pasticci’’, preferiscono le cose ben definite.
  • Proporre forme e colori divertenti e creativi, SEMPRE con la giusta aspettativa. Si possono utilizzare stampi e formine per tagliare la verdura, stuzzicadenti per creare degli spiedini, forchettine a forma di animali, pirottini colorati… 
    NB: nel caso di bambini molto piccoli, attenersi ai tagli sicuri!
  • Dare dei nomi simpatici ai piatti: il risotto ‘’di Hulk’’ è molto più allettante che risotto “agli spinaci”!
  • Riproporre ogni tanto il cibo rifiutato, con accanto dei cibi noti ed accettati. Questo infonde fiducia al bambino (c’è qualcosa di conosciuto nel pasto) e predispone alla curiosità
  • Coinvolgere i bambini nella spesa con domande dirette (“Aiutami a scegliere due verdure per questa settimana”) o con quiz (“indovina: cosa è verde fuori e arancio dentro?”)
  • Cucinare assieme ai bambini, quando possibile, permette di familiarizzare e manipolare anche i cibi che vengono rifiutati – senza la pressione dell’assaggio. 
  • Chiedere loro consigli su quello che stiamo cucinando: “mi dici se nella zuppa c’è abbastanza sale?” “secondo te il risotto di Hulk sa abbastanza di ‘verde’?”

Ma soprattutto...

RICORDATE LORO CHE I BAMBINI IMPARANO SOPRATTUTTO OSSERVANDO. L’ESEMPIO VALE PIU’ DI MILLE PREDICHE: quando i genitori riportano delle difficoltà su questi aspetti, chiedete SE loro consumano frutta e verdura.

Qualora si notassero delle difficoltà nel consumo sarebbe opportuno proporre ricette o altre idee pratiche e veloci per favorirne il consumo, come ad esempio ricette per pesti, sughi, torte salate, muffin, polpette, purè all’interno delle quali inserire qualche verdura.

La cosa fondamentale è accogliere il vissuto dei genitori con comprensione ed empatia. Per i genitori può essere davvero frustrante impegnarsi nella preparazione di piatti che verranno rifiutati! Rassicurateli sull’imprevedibilità dei bambini a questa età, sottolineando sempre l’importanza di TENERE LONTANA LA PRESSIONE A MANGIARE e ribadendo il PRINCIPIO DI DIVISIONE DELLE RESPONSABILITÀ: i genitori decidono cosa proporre ai pasti e il bambino sceglie se e quanto mangiare.

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