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Inutile girarci intorno: tra i cibi che i bambini tendono a scartare più spesso troviamo le verdure.
Per tanti genitori far mangiare le verdure ai loro bambini è forse LA sfida alimentare più grande: trovarsi di fronte a un’avversione così forte verso una categoria di alimenti che notoriamente “fa bene alla salute” può generare preoccupazione e ansia per il benessere del bambino.
D’altra parte, il rifiuto categorico dei piccoli porta a una difficoltà da parte dei genitori nel proporla, soprattutto quando sono un po’ più grandicelli.
Non ci sono strategie che funzionino in assoluto, perché il compito dei genitori non è quello di convincerli a mangiare, ma come professionisti possiamo accompagnarli per fare in modo che questa avversione non sia motivo di scontri e si trasformi il più possibile comunque in un’alimentazione di salute.
Partiamo spiegando ai genitori che i bambini (come del resto TUTTI gli esseri umani) hanno una PREFERENZA INNATA verso il sapore DOLCE ed un RIFIUTO INNATO per l’AMARO. SIAMO NATI COSI’ per due motivi:
Rassicuriamoli dicendo che ai bambini NON SERVONO grandi quantità di fibra (e quindi di verdure) soprattutto durante lo svezzamento, ma che È IMPORTANTE proporre anche questi alimenti per fare in modo che IMPARINO A MANGIARLI.
Ne risulta che molti bambini apprezzino meno le verdure, ma … i gusti cambiano con il tempo: invitiamo i genitori a NON DEMORDERE e NON SCORAGGIARSI.
Il compito dei genitori è quello di guidare i loro bambini a tollerare gradualmente anche i sapori che non amano particolarmente. Devono accompagnarli nella scoperta.
Può essere utile comunicare ai genitori che servono “XX” esposizioni a un cibo, prima che questo venga accettato dal bambino. Questo punto di vista può aiutarli a mettere in prospettiva tutti i rifiuti, gli assaggi, i passi avanti e indietro del percorso.
Se ci troviamo di fronte a situazioni in cui il bambino viene forzato all’assaggio o si usa il cibo come ricatto (“non vai a giocare finché non finisci le verdure”) è bene spiegare con gentilezza perché questi metodi si rivelano sempre controproducenti.
Possiamo aiutare i genitori a promuovere la varietà attraverso dei semplici consigli:
RICORDATE LORO CHE I BAMBINI IMPARANO SOPRATTUTTO OSSERVANDO. L’ESEMPIO VALE PIU’ DI MILLE PREDICHE: quando i genitori riportano delle difficoltà su questi aspetti, chiedete SE loro consumano frutta e verdura.
Qualora si notassero delle difficoltà nel consumo sarebbe opportuno proporre ricette o altre idee pratiche e veloci per favorirne il consumo, come ad esempio ricette per pesti, sughi, torte salate, muffin, polpette, purè all’interno delle quali inserire qualche verdura.
La cosa fondamentale è accogliere il vissuto dei genitori con comprensione ed empatia. Per i genitori può essere davvero frustrante impegnarsi nella preparazione di piatti che verranno rifiutati! Rassicurateli sull’imprevedibilità dei bambini a questa età, sottolineando sempre l’importanza di TENERE LONTANA LA PRESSIONE A MANGIARE e ribadendo il PRINCIPIO DI DIVISIONE DELLE RESPONSABILITÀ: i genitori decidono cosa proporre ai pasti e il bambino sceglie se e quanto mangiare.
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